
Come riportato anche dal quotidiano Il Fatto Quotidiano, la contaminazione, in realtà, risale al 10 Marzo 2024 e, secondo Nestlé, è dipesa da una "deviazione microbiologica una tantum" provocata da un evento meteo particolare, noto come "Tempesta Monica" e verificatosi nel weekend del 10 Marzo nel sud-est della Francia, dove si sono verificate "piogge molto intense": le analisi svolte hanno riscontrato la presenza di diversi batteri: coliformi, Escherichia coli e Pseudomonas aeruginosa. Essi possono provocare problematiche gastrointestinali.
Lo scorso 24 Aprile Nestlé Waters France ha annunciato la distruzione di numerosi lotti di bottiglie d'acqua destinati alla distribuzione commerciale, in misura cautelativa al fine di tutelare la salute dei consumatori. L'intervento avrebbe riguardato almeno due milioni di unità.
L’azienda ha poi rassicurato il pubblico dichiarando che “tutte le altre bottiglie attualmente in vendita sono sicure e possono essere consumate senza alcun rischio”.
Tuttavia, emergono nuovi elementi che potrebbero alimentare ulteriori preoccupazioni.
Un decreto prefettizio, visionato da Franceinfo e Le Monde, ma non ancora reso pubblico nonostante gli obblighi di trasparenza amministrativa, solleva interrogativi sulla qualità dell’acqua prelevata da due pozzi impiegati per la produzione di una nuova linea di bevande analcoliche. Il documento sottolinea che “non si può escludere la contaminazione dell’acqua imbottigliata da una di queste fonti”, con il potenziale di rappresentare un pericolo per la salute dei consumatori.
Al momento, Nestlé non ha rilasciato ulteriori dettagli sullo stato delle indagini né sulle misure adottate per chiarire la situazione relativa ai pozzi coinvolti.