
Una
scoperta misteriosa, ma allo stesso tempo incredibile. Stiamo parlando
di un
cucciolo di lupo ritrovato nello Yucon, in
Canada, sotto il
permafrost, uno strato di terreno completamente ricoperto di ghiaccio. Si stima risalga a circa
56
mila anni fa. Ad
individuare il suo corpo è stato un minatore che mentre era alla ricerca di oro
nella zona ha notato il piccolo lupo perfettamente intatto mentre l’acqua
fuoriusciva da un muro di fango ghiacciato. Il ritrovamento vero e proprio, tuttavia, con il conseguente recupero della carcassa, è stato effettuato da un team
di ricercatori della
Des Moines University con la collaborazione dell’
Università
dell’Alaska Fairbanks. Secondo gli scienziati, il lupo, chiamato
Zhùr dalle popolazioni locali di
Tr’ondëk Hwëch’in, è rimasto
intrappolato nel terreno per ben
56 mila anni e aveva circa
6/7 settimane di vita.
Questa scoperta ha fornito ai ricercatori importanti
informazioni sulla vita del piccolo lupo, risalendo al periodo storico della sua esistenza,
al suo stile di vita e, soprattutto, correlazioni esistenti tra i lupi risalenti all'era glaciale e quelli moderni. Successivamente, il team di scienziati è riuscito anche ad analizzare la sua
dieta, risalendo a cosa avesse mangiato pochi giorni prima di morire. Incredula, la professoressa di anatomia
Julie Meachen della
Des Moinse
Univerrsity afferma:
"Normalmente, quando pensi
ai lupi nell’era glaciale, pensi a loro che mangiavano bisonti o buoi muschiati
o altri grandi animali sulla terraferma. Una cosa che ci ha sorpreso è che
stava mangiando risorse acquatiche, in particolare il salmone". Per decisione della popolazione di Tr’ondëk Hwëch’in l'esemplare è stato messo in mostra presso il
Centro interpretativo Yukon
Beringia di Whitehorse.
Va sottolineato come questa scoperta è avvenuta soprattutto a causa del
riscaldamento globale che continua, imperterrito, a minacciare il nostro
pianeta.
"Un piccolo aspetto
positivo del cambiamento climatico è che troveremo più mummie man mano che il
permafrost si scioglierà", ha detto la
Meachen. Che ha poi aggiunto:
"Questo è un buon modo per la scienza
di ricostruire meglio quel periodo, ma ci mostra anche quanto il nostro pianeta
si stia effettivamente riscaldando. Dobbiamo davvero stare attenti". ...
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