Curiosità

BLUE MONDAY: 18 GENNAIO, è il GIORNO più TRISTE dell'ANNO! I MOTIVI di ...

Articolo del 18/01/2021 ore 15:00
BLUE MONDAY, il LUNEDI' più triste dell'AnnoTorna la stranezza del BLUE MONDAY, si può definire ormai un ‘evento’ che rappresenta il giorno più triste dell’anno secondo i media e, nel 2021, capita esattamente il 18 di gennaio.A chiamarlo così sarebbe stato Cliff Arnall, uno psicologo dell’Università di Cardiff, che aveva elaborato una equazione matematica a sostegno della sua teoria nel lontano 2005. Secondo le sue elaborazioni, mettendo insieme tutte le diverse condizioni meteorologiche, la fine dei festeggiamenti natalizi con i rispettivi sensi di colpa per aver mangiato tanto, le giornate che diventano via via sempre più corte e il ritorno al lavoro, è giunto alla conclusione che il terzo lunedì dell’anno rappresenti una giornata malinconica e triste. C’è da dire però che in realtà non esiste nessuno studio che confermi quanto ipotizzato dallo psicologo inglese, ma è frutto di una campagna pubblicitaria di Sky Travel. La teoria è completamente una sua libera interpretazione, contestata anche dagli stessi vertici dell'Università di Cardiff. Nonostante tutto, ogni anno siamo qui a perderci tra le parole di Arnall senza nessun parametro che lo renda veritiero. Detto ciò, non c’è da preoccuparsi. Anzi, è una giornata come tutte le altre e sta a noi stessi dare il valore giusto a questo lunedì, magari praticando sport, leggendo un libro o più semplicemente guardando qualche serie TV che ci intriga. ...
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CANADA: il MISTERO del CUCCIOLO di LUPO vissuto 56 mila ANNI FA. ...

Articolo del 5/01/2021 ore 20:00
Ritrovato
cucciolo di LUPO intatto dopo 56mila anniUna scoperta misteriosa, ma allo stesso tempo incredibile. Stiamo parlando di un cucciolo di lupo ritrovato nello Yucon, in Canada, sotto il permafrost, uno strato di terreno completamente ricoperto di ghiaccio. Si stima risalga a circa 56 mila anni fa. Ad individuare il suo corpo è stato un minatore che mentre era alla ricerca di oro nella zona ha notato il piccolo lupo perfettamente intatto mentre l’acqua fuoriusciva da un muro di fango ghiacciato. Il ritrovamento vero e proprio, tuttavia, con il conseguente recupero della carcassa, è stato effettuato da un team di ricercatori della Des Moines University con la collaborazione dell’Università dell’Alaska Fairbanks. Secondo gli scienziati, il lupo, chiamato Zhùr dalle popolazioni locali di Tr’ondëk Hwëch’in, è rimasto intrappolato nel terreno per ben 56 mila anni e aveva circa 6/7 settimane di vita. Questa scoperta ha fornito ai ricercatori importanti informazioni sulla vita del piccolo lupo, risalendo al periodo storico della sua esistenza, al suo stile di vita e, soprattutto, correlazioni esistenti tra i lupi risalenti all'era glaciale e quelli moderni. Successivamente, il team di scienziati è riuscito anche ad analizzare la sua dieta, risalendo a cosa avesse mangiato pochi giorni prima di morire. Incredula, la professoressa di anatomia Julie Meachen della Des Moinse Univerrsity afferma: "Normalmente, quando pensi ai lupi nell’era glaciale, pensi a loro che mangiavano bisonti o buoi muschiati o altri grandi animali sulla terraferma. Una cosa che ci ha sorpreso è che stava mangiando risorse acquatiche, in particolare il salmone". Per decisione della popolazione di Tr’ondëk Hwëch’in l'esemplare è stato messo in mostra presso il Centro interpretativo Yukon Beringia di Whitehorse. Va sottolineato come questa scoperta è avvenuta soprattutto a causa del riscaldamento globale che continua, imperterrito, a minacciare il nostro pianeta. "Un piccolo aspetto positivo del cambiamento climatico è che troveremo più mummie man mano che il permafrost si scioglierà", ha detto la Meachen. Che ha poi aggiunto: "Questo è un buon modo per la scienza di ricostruire meglio quel periodo, ma ci mostra anche quanto il nostro pianeta si stia effettivamente riscaldando. Dobbiamo davvero stare attenti". ...
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VENEZUELA: dal MARE arrivano ONDATE di ORO e GIOIELLI, decine di PESCATORI ...

Articolo del 15/12/2020 ore 19:10
Dal Mare
arrivano ondate di ORO e GIOIELLI in VenezuelaUna storia che ha dello straordinario. Se da un lato si può pensare che la natura al giorno d’oggi si stia in un certo modo ‘ribellando’ a causa del riscaldamento globale che continua a minacciare il Pianeta con conseguenze anche catastrofiche, dall'altro possiamo notare che non è sempre così. In alcuni casi riesce infatti a sorprenderci in modo positivo. E può perfino portare con sé delle vere e proprie fortune, come è successo qualche mese fa in Indonesia e ora in Venezuela.Da qualche settimana in un piccolo villaggio venezuelano, Guaca, un vero e proprio tesoro sta giungendo dal mare con ondate di oro e gioielli che approdano facilmente sulla riva della costa caraibica. Da precisare che oltre alla crisi economica che affrontano da diversi anni, al giorno d’oggi c’è anche la pandemia da Coronavirus che mette ancor più in ginocchio il Paese. Già da settembre sono stati rinvenuti i primi ritrovamenti. E' stato Yolman Lares, un giovane del villaggio, il primo a trovare un medaglione d’oro con sopra una raffigurazione della Madonna. "Ho cominciato a tremare. Ho urlato di gioia, era la prima volta che mi accadeva qualcosa di speciale" ha raccontato il ragazzo al New York Times. Un dono della natura in un villaggio dove purtroppo regna la povertà a causa della mancanza di lavoro. Dopo il primo ritrovamento, decine di pescatori del posto hanno subito effettuato la "caccia al tesoro", scavando nella sabbia e cercando di trovare anche loro diversi gioielli. Ebbene sì, la ricerca ancora oggi sta portando i suoi frutti con diversi anelli d'oro, ma anche monili d'argento e perfino pepite. Secondo il parere degli esperti questi raccolti preziosi potrebbero risalire al XX secolo e da una fabbricazione europea. Insomma, un vero colpo di fortuna o, come dire, un regalo di Natale in anticipo che strappa un sorriso a chi ne ha veramente bisogno. ...
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NAZARETH: ritrovata la CASA dell'INFANZIA di Gesù, lo ha annunciato un ...

Articolo del 6/12/2020 ore 13:30
Scoperta la CASA
dell'INFANZIA di GESU'Un’importante notizia arriva dal mondo archeologico in seguito a studi e ricerche approfondite. Quello di cui stiamo parlando è il ritrovamento della CASA dell’INFANZIA di Gesù Cristo.A spiegarlo è Ken Dark, un ricercatore britannico nonché docente di archeologia e storia presso l’Università britannica di Reading. Le sue indagini, pubblicate nel suo libro intitolato ‘The Sisters of Nazareth convent A Roman-period Byzantine and Crusared site in central Nazareth’ evidenziano le principali scoperte effettuate da un suo team di ricercatori a Nazareth a partire dal 2004. Sempre nel suo volume, Dark sottolinea che da quell’anno gli studi non sarebbero terminati poiché bisognava analizzare ed approfondire gli strati rocciosi al di sotto del convento delle suore di Nazareth.Entrando più nello specifico, la scoperta di Dark sarebbe avvenuta nella parte sottostante al convento che, a sua volta, si trova al di sotto di una già esistente chiesa bizantina. Sono state analizzate le rocce millenarie, e questo non ha fatto altro che portarlo ad una riflessione. Una casa di pietra scavata esattamente in una collina rocciosa che, con alta probabilità, apparteneva alla famiglia di Gesù.Lo studioso, infine, afferma che i resti della dimora, risalenti al I secolo, sono rimasti in perfette condizioni fino al giorno d’oggi con diversi vani ben distinguibili tra cui i soggiorni, i ripostigli e una terrazza sul tetto. Si stima che sia stata costruita in modo eccellente da un ‘tekton’, probabilmente lo stesso Giuseppe della Sacra Famiglia, una figura che rappresentava diversi mestieri, tra cui quello del falegname e del muratore.Tuttavia, nonostante Dark sia estremamente convinto che la casa rinvenuta fosse quella di Gesù, non ci sono prove in grado di determinare la certezza di questa sua intuizione. ...
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L'Italia sotto lo zero...!

Articolo del 8/12/2018 ore 23:05
L'Italia sotto lo zero...!Ecco come il nostro bravissimo Roberto Mangosi vede l'arrivo del freddo sull'Italia, previsto per la prossima settimana. Insomma, l'Inverno giocherà il "carico" pesante! ...
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METEO VIGNETTA: Autunno 2018, il freddo fa fatica ad arrivare....

Articolo del 14/11/2018 ore 9:31
Autunno 2018, il freddo fa fatica ad arrivare....Autunno 2018: il freddo fa fatica ad arrivare, ma lentamente sta per giungere sul nostro Paese. Ecco come vede la situazione attuale in Italia il nostro bravissimo Roberto Mangosi. ...
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