
A dare la risposta a questa domanda, come riporta anche il Corriere della Sera, è stato Massimo Andreoni, direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali, che ha affermato: “Sono molti i virus che possono provocare sintomi respiratori. Oltre al virus influenzale e al Sars-CoV-2 ci sono, per esempio, il virus respirazione sinciziale, virus parainfluenzali, rhinovirus, adenovirus, metapneumovirus, ma anche alcuni batteri possono colpire le vie respiratorie, tra cui lo streptococco beta emolitico”.
“Riuscire a fare una diagnosi in funzione dei sintomi non è semplice perché sono simili: i principali, ovvero raffreddore, febbre, tosse (in generale secca) possono essere comuni a tutti questi diversi tipi di infezione – precisa il professor Andreoni –. Però ci sono anche alcuni sintomi “differenziali” che permettono di distinguere una malattia dall’altra. In particolare, oltre ai sintomi comuni (febbre, raffreddore, tosse), in caso di influenza si possono avvertire altri sintomi tipici (più frequenti) quali mal di testa, brividi, bruciore agli occhi, dolori muscolari soprattutto alla schiena”.
“Se invece si tratta di Covid (oltre ai sintomi comuni: febbre, raffreddore, tosse insistente, difficoltà respiratoria), si può avere mal di gola e più raramente, rispetto al passato, anche perdita dell’olfatto e del gusto”.
L’esperto consiglia quindi, per individuare il tipo di infezione, di fare un tampone faringeo o al naso così da poter distinguere il microrganismo che ci ha colpito. Il tampone, invece, conviene farlo solo se i sintomi sono particolarmente severi come in caso di febbre alta che dura da giorni. Infine, sempre Andreoni raccomanda a tutti, nel caso in cui si avvertissero dei sintomi relativi o all’influenza o al Covid, di bere molta acqua, seguire una dieta leggera ma ricca di frutta, verdura e vitamine e indossare la mascherina nei luoghi più affollati.