E' quanto emerge dagli ultimi aggiornamenti appena arrivati in vista del prossimo mese che si preannuncia a dir poco dinamico a causa dei grandi movimenti in atto a livello emisferico.
CAUSE SCATENANTI
Solo con determinate configurazioni bariche il vero freddo riesce ad invadere l'Europa. Infatti, come conferma anche il passato climatologico e la letteratura scientifica perché ciò avvenga deve venirsi a creare un preciso schema barico sul Vecchio Continente, il cosiddetto "Ponte di Woejkoff": in pratica si origina quando l'alta pressione delle Azzorre si allunga dall'Atlantico fino a raggiungere la Scandinavia, saldandosi in parte con l'alta pressione russo siberiana. Di risposta un flusso gelido si mette in moto da est verso ovest come un vero e proprio "fiume d'aria" lungo il bordo orientale del ponte altopressorio spingendosi verso il cuore dell'Europa, dove penetra con gelidi venti da nord est che portano un tracollo termico e locali eventi di blizzard (tempeste di neve).
Ed è proprio quello che potrebbe accadere dal 10 di Febbraio in avanti quando l'ingresso di queste masse d'aria sull'Italia potrebbe innescare una fase meteo climatica piuttosto fredda e perturbata come non si vedeva da tanto tempo. Attenzione perché visto il calo delle temperature salgono le possibilità di un ritorno della neve con fiocchi fino a bassissima quota.
Ricordiamo infatti che molte tra le più grandi ondate di gelo e neve in Italia sono avvenute proprio in Febbraio, come nel 1929, nel 1956, nel 1991 e, quella più recente, nel 2012 a conferma di un mese particolarmente dinamico. Molto dipenderà anche dal comportamento del Vortice Polare che potrebbe influenzare il tempo nelle prossime settimane fin sull'Italia.
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