La previsione non lascia spazio a molti dubbi, la stagione sta per entrare nel vivo: l’anticiclone africano è tornato protagonista e ha tutta l'intenzione di restare e lasciare il segno.
Anche se prima della grande calura, una piccola, illusoria, parentesi garantirà un gradevole refrigerio.
Tra Mercoledì 16 e Giovedì 17 Luglio, infatti, un fronte freddo si affaccerà sul Nordest e lungo le coste adriatiche: sebbene in grado di provocare qualche temporale e un calo delle temperature, si tratterà di un passaggio piuttosto veloce, quasi fugace. Niente di clamoroso o duraturo dunque, sia chiaro: un debole assaggio d’instabilità più che un cambiamento vero e proprio.
Già Venerdì 18 Luglio sarà tutto finito e la musica cambierà di nuovo, pesantemente.
CALDO INFERNALE
L’alta pressione africana, infatti, si riorganizzerà con decisione, imponendosi su tutto il Paese e costruendo quella che in gergo meteorologico viene chiamata una “cupola infuocata”. Sostanzialmente, è come se l’atmosfera si blindasse, intrappolando calore e umidità e lasciando ben poco spazio per correnti fresche o piogge. Il risultato? Un caldo infernale, opprimente, con aria a tratti irrespirabile.
Non che la cosa debba sorprendere più di tanto: la seconda metà di Luglio è da sempre, statisticamente, la più bollente e stabile dell’anno e non farà altro che mantenere le promesse, forse in modo fin troppo marcato.
Le temperature saliranno progressivamente tra Venerdì 18 e Domenica 20 Luglio: sulla Valle Padana si prevedono massime tra i 35 e i 36°C, ma sarà il Centro-Sud a fare i conti con la parte più feroce dell’ondata: in Sardegna, Sicilia, Basilicata e Puglia i termometri potrebbero spingersi fino ad oltre i 43°C.
Tra le città principali più bollenti troveremo Cagliari, Palermo, Matera e Foggia, ma anche Firenze, Bologna e altre zone interne di Toscana ed Emilia Romagna vivranno giornate molto calde ed afose. Milano e Torino resteranno appena sotto, con valori attorno ai 32-33°C, ma con un’umidità che renderà il calore ancora più difficile da sopportare. Quello che fa riflettere non sono tanto (o non solo) i picchi importanti previsti, ma la diffusione di questa fiammata, con tante regioni a toccare punte elevatissime.
C’è una concreta possibilità di cambiamento all’orizzonte, per l'inizio della prossima settimana, ma non per tutti: tra Lunedì 21 e Martedì 22 Luglio, un’ondulazione atlantica potrebbe tornare a farsi sentire al Nord, provocando qualche temporale e un piccolo refrigerio. Su queste zone, un calo più significativo potrebbe registrarsi con il passare dei giorni, estendendosi poi anche al Centro.
Nulla da fare, invece, per il Sud: all'inizio delle prossima settimana, anzi, sulle estreme regioni meridionali, nelle zone interne, potremmo addirittura toccare picchi di 45°C!
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