Prima una doverosa premessa. Come al solito per fornire una proiezione sul lungo periodo dobbiamo analizzare le così dette previsioni stagionali, una serie di indici (solari, atmosferici, oceanici e altro) e le possibili tele connessioni ("se in questa parte del pianeta succede questo, allora statisticamente dopo po' di tempo in quell’altra parte del pianeta succederà quest'altro…"). Un tempo decisamente poco affidabili e mero oggetto di studio e di interesse per curiosi e appassionati, le proiezioni stagionali sono oggi diventate un valido strumento di prognosi scientifica, con decisivi contributi nella valutazione climatica a più lunga scadenza.
Ebbene, secondo gli ultimi aggiornamenti le temperature si porteranno diffusamente oltre la media climatica con valori compresi tra +1°C e +3°C su buona parte dell'Europa rispetto a quanto ci si aspetterebbe in questo periodo, Italia compresa. Analizzando la cartina qui sotto salta all'occhio l'anomalia termica positiva estesa dalla Spagna all'Italia fino alla Penisola Balcanica a causa probabilmente di una maggior ingerenza del famigerato anticiclone africano. Anomalie meno marcate su centro Europa e Nord Italia.
Una soglia che, unita anche alla quantità di umidità presente nell'aria, fa la differenza tra il benessere e i primi segnali di disagio. Una tendenza, questa, assolutamente in linea con gli ultimi anni, durante i quali stiamo sperimentando ondate di caldo sempre più frequenti e durature anche sull’Italia.
Un cambiamento, rispetto all'ultima proiezione, riguarda le precipitazioni: infatti la seconda mappa che vi proponiamo, mette in evidenza un deficit di piogge proprio sull'Italia, in particolare sulle pianure del Nord e le regioni tirreniche. Dopo un Giugno e una prima parte di Luglio con tanti temporali, specie su Alpi e vicine pianure, la seconda parte dell'Estate potrebbe risultare quindi più secca.