Ma andiamo con ordine. Con il termine "fiume atmosferico" ("atmospheric rivers" in inglese) si intende un flusso di umidità, alle medie e basse quote della troposfera (tra i 1000 e i 3000 metri di quota), che trasferisce enormi quantitativi di vapore acqueo, dalle latitudini tropicali (Africa sub-sahariana) fino all'Europa. Dobbiamo immaginarli come dei corridoi di aria molto umida, spesso molto stretti, richiamati dai singoli cicloni extratropicali. Recenti studi hanno dimostrato come la maggior parte degli eventi alluvionali occorsi nel bacino del Mediterraneo siano da attribuire a questi cosiddetti "atmospheric rivers", veri e propri fiumi che trasportano un ingente quantitativo di vapore acqueo che si traduce poi in energia potenziale per lo sviluppo di immense celle temporalesche e dunque acqua che ricadrà al suolo in pochissimo tempo.
Ed è proprio quello che succederà nel corso di Venerdì 7 Marzo: come possiamo vedere dalla mappa qui sotto, un fiume atmosferico in arrivo dall'Africa (zone interne tra Marocco e Mauritania) fluirà verso Nord andando ad interagire con un pericoloso ciclone in movimento sul Mediterraneo.
Secondo gli ultimi aggiornamenti sono previste piogge torrenziali e abbondanti in particolare su Sardegna, Sicilia e Calabria; occhi puntati in particolare sulle province di Catania e Messina dove sono attese cumulate di pioggia di oltre 200 mm (200 litri per metro quadro) in pochissime ore. Con questi quantitativi di pioggia il rischio di alluvioni lampo e allagamenti è concreto a causa della stazionarietà dei fenomeni che potrebbero insistere per molto tempo sulle medesime zone (temporali autorigeneranti). Non sono da escludere anche locali trombe d'aria (o marine) durante i fenomeni temporaleschi.