Il transito di un violento temporale a supercella nel tardo pomeriggio di Giovedì 16 Maggio, con intensità eccezionale, accompagnato da raffiche di vento violentissime (probabilmente superiori a 150-200 km/h), ha causato il ribaltamento di un treno merci nella zona di Villa Poma, nel comune di Borgo Mantovano, in provincia di Mantova.
Vi mostriamo le immagini nel VIDEO SKY qui alto.
Dalle osservazioni effettuate sul campo e l'analisi degli scatti del radar meteorologico appare molto probabile che a generare i danni sia stato il passaggio di un tornado generato da una supercella temporalesca. Da escludere dunque che a causare il ribaltamento del treno sia stato un altro fenomeno estremo: il downburst. Questo genere di evento si forma in presenza di un temporale; non è altro che la colonna di aria fredda che dal cumulonembo scende rapidamente verso il suolo. Scendendo verso il suolo, l'aria impatta su di esso perpendicolarmente, creando una specie di "scoppio" (burst), dopo di che l'aria si espande orizzontalmente, e la sua velocità sarà variabile, ma molto intensa creando raffiche di vento improvvise e violente.
Ma cosa è e come si forma un tornado?
Il tornado (o tromba d'aria, i due termini sono sinonimi) è la rotazione di una massa d'aria dalla nube al suolo e che porta al prolungamento verso il basso della nube stessa con la classica forma ad imbuto, anche senza necessariamente toccare il suolo dove comunque è visibile la "debris cloud" (sollevamento di detriti), altrimenti stiamo parlando di "funnel cloud" (ovvero la rotazione della massa d'aria, ma che non tocca il suolo). I tornado sono classificati dalla "scala Fujita" che va da EF0 a EF5 (il più violento) in base ai danni che l'evento estremo produce all’ambiente, agli edifici e ad altre infrastrutture o manufatti costruiti dall’uomo. All'interno del cumulonembo è presente una forte depressione (definita in termine tecnico "mesociclone") intorno alla quale i venti ruotano a velocità che possono raggiungere i 300 km/h (o più); si tratta in sostanza del più violento e distruttivo fenomeno meteorologico.
Fortunatamente è di breve durata, massimo un'ora, e colpisce spesso zone molto ristrette.
In Italia i tornado sono sempre più frequenti?
Secondo uno studio del CNR "l'intensificazione di tali fenomeni, nel corso degli anni, è condizionata anche dal cambiamento climatico in atto, essendo confermato che esistono delle forzanti specifiche, come la temperatura superficiale del mare, con un ruolo importante nello sviluppo di tali eventi. Le regioni centrali tirreniche Italiane possono essere definite come un hot-spot per i tornado nell'area mediterranea. A tale riguardo, sono stati analizzati 32 anni di dati (1990-2021), isolando un numero considerevole di eventi tornadici ad elevata intensità (445 su tutta Italia). Le analisi statistiche sono state condotte analizzando sia misure (radiosondaggi) sia output da modelli a grande scala (re-analisi), al fine di individuare le condizioni atmosferiche dominanti associate ai tornado individuati. È stato quindi possibile definire delle specifiche configurazioni atmosferiche prevalenti, potenzialmente favorevoli al loro sviluppo nell’area in studio".
Cosa ci dobbiamo aspettare per la prossima Estate?
Anche se non è chiaramente possibile prevedere con esattezza quando e dove potrà abbattersi un tornado, tutti gli studi mettono in evidenza come il pericolo sia concreto. La tendenza è per una sempre maggiore frequenza sul litorale laziale, sulla Pianura Padana e sulla Puglia in concomitanza dei temporali tardo primaverili ed estivi.
Pertanto dopo periodi particolarmente caldi come quelli con cui probabilmente a breve avremo a che fare, con tanta energia in gioco, saranno maggiormente probabili questi fenomeni associati a temporali, nubifragi e grandine.
