Ecco servito il lato più pazzo di questa strana Primavera (qualcuno dirà old style, in memoria della Primavera di un tempo, prima dell'avvento dei cambiamenti climatici): sta di fatto che passeremo da un estremo all'altro nel giro di poche ore.
In gergo meteorologico questi movimenti a scala emisferica vengono definiti "scambi meridiani": l'aria fredda scende verso le medie latitudini dal Nord Europa/Atlantico, raffreddandole, mentre l'aria calda subtropicale africana sale verso il continente.
Ebbene, sull'Europa centro-settentrionale da Lunedì 15 Aprile è attesa una svolta fredda causata dall'irruzione di correnti d'aria di origine polare che faranno crollare le temperature fin sotto le medie climatiche, specie su Regno Unito e Penisola Scandinava, con effetti poi anche su Danimarca, Germania e Francia. Nel corso della settimana su Scozia, Norvegia, Svezia e Finlandia tornerà pure la neve fino a quote molto basse.
Discorso opposto, invece, per la Penisola Iberica dove è prevista una nuova fiammata dell'anticiclone africano con un ulteriore rialzo termico fin verso i 30°C su Spagna (Andalusia) e Portogallo. Si tratta di un'anomalia climatica rilevante con valori di circa 8-9°C superiori alle medie del periodo 1981-2010.
Il nostro Paese si troverà proprio nel mezzo del campo di battaglia, in una sorta di "zona di convergenza" in cui interagiscono masse d'aria di origine diversa: dapprima quella molto calda africana e poi l'ingresso di aria fredda di origine polare. Proprio in questa "terra di nessuno" avvengono i contrasti maggiori e più pericolosi: il calore che si accumula nei bassi strati dell'atmosfera aumenta il rischio di eventi meteo estremi come nubifragi (occhio agli allagamenti e alluvioni lampo) e pericolose grandinate in particolare sulle regioni del Nord Est e parte del Centro-Sud dalla giornata di Martedì 16 Aprile e per i giorni a seguire.