EUROPA SOTTOSOPRA: DAL CALDO ESTREMO ALLA NEVE
Solo pochi giorni fa, il Vecchio Continente era immerso in un'ondata di calore eccezionale, con anomalie termiche di +12/+13°C oltre la media del periodo a un'altitudine di 1500 metri.
Le pianure di Francia, Germania e Polonia registravano temperature che superavano i +35°C, un valore anomalo anche in pieno Agosto.
Oggi, a distanza di pochi giorni, lo scenario è radicalmente cambiato. Alla stessa quota di 1500 metri, si osservano anomalie termiche negative di ben -4°C rispetto alla media.
Tutto ciò a causa di un fronte freddo in discesa dal Nord Atlantico che si è isolato nel cuore del Vecchio Continente, influenzando e non poco l'aspetto termico, oltre ad aver portato forti temporali.
Questo repentino raffreddamento ha persino portato la neve sopra i 1700-1800 metri sulle Alpi, un fenomeno raro per il periodo, quasi estremo visto il trend degli ultimi anni. Le temperature massime nelle pianure dell'Europa centrale sono crollate anche di 20°C e faticano a superare in alcune zone i +17/+18°C, un contrasto stridente con i +35/+38°C di appena cinque giorni fa. L'unica eccezione a questa rinfrescata generalizzata è la Spagna, dove i valori termici continuano a mantenersi al di sopra della media stagionale.(
GLI EFFETTI IN ITALIA
Questa bolla d'aria fredda per il periodo ha condizionato e condizionerà verosimilmente fino all'inizio della prossima settimana anche l'Italia, mantenendo le temperature in linea con quelle degli anni '80/'90, in attesa di un possibile ritorno del caldo africano da metà Luglio in poi.
Un sollievo per la salute degli italiani ma anche per la flora e i nostri amici a quattro zampe.
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