
Infatti, vista l'origine delle masse d'aria (dall'interno del deserto del Sahara) ci aspettiamo una forte impennata dei valori termici con scarti rispetto alle medie di riferimento addirittura di +7/8°C entro Domenica 30 Giugno.
Nelle ore pomeridiane di Sabato 29 si sono toccate massime fin verso i 37-38°C (e localmente anche superiori) specie al Centro-Sud e sulle due Isole Maggiori. Abbiamo dunque vissuto la giornata più afosa di quest'anno: a Firenze per esempio la colonnina di mercurio ha toccato i 36°C con il 45% di umidità.
In questo contesto estremo, il disagio biometeorologico calcolato dallo Stress Index, indice che combina gli effetti sul corpo umano di elevate temperature ed umidità, salirà fino al livello di pericolo (le aree in colore nero) soprattutto sulla Pianura Padana e in Toscana come possiamo vedere dalla mappa qui sotto appena aggiornata (in tabella i picchi massimi di temperature previsti nei capoluoghi di provincia più roventi).
In un contesto del genere i rischi e le conseguenze più comuni sono: nausea e vomito, pelle arrossata talora con perdita della capacità di sudorazione, respirazione o battiti cardiaci accelerati, mal di testa, crampi o debolezza muscolare, stato confusionale e perdita di conoscenza.
Il caldo estremo lascerà l'Italia nel corso della prossima settimana (e già dal weekend sulle regioni del Nord) a causa del passaggio di un fronte temporalesco. Tuttavia, la tendenza per il prossimo mese di Luglio conferma come avremo altre occasioni per ondate di caldo (talvolta anche estremo) sulla scia di quanto abbiamo già visto negli ultimi anni a causa del cambiamenti climatico in atto.