Si tratterà di fenomeni atmosferici estremi in grado di scatenare venti fortissimi, grandinate e, in casi più rari, addirittura tornado.
GRANDINE IN ARRIVO: LE AREE A RISCHIO
Massima attenzione alla giornata di Sabato 26 Luglio. L'energia potenziale disponibile (il vero carburante di cui si nutrono i temporali) sarà davvero elevata e per questo motivo non escludiamo la possibilità di grandine e venti forti: i temibili downburst, raffiche in uscita dal temporale ad oltre 90 km/h.
Occhi puntati soprattutto su Lombardia centro orientale, Veneto, Emilia Romagna e Marche dove ci aspettiamo i fenomeni più violenti, con serio rischio di super celle temporalesche a causa della convergenza/scontro tra le correnti molto umide e calde di Scirocco e l'aria più secca ed instabile in quota. Le celle temporalesche potranno causare grandine di medie dimensioni e nubifragi (attenzione in particolare sulle province di Rimini, Pesaro e Ancona).
PER APPROFONDIRE: Meteo: Prossima settimana Ciclone in formazione, rischio supercelle e nubifragi
COME SI FORMANO GRANDINE E NUBIFRAGI
La grandine e i nubifragi sono fenomeni atmosferici violenti legati ai temporali. Entrambi si formano all’interno delle nubi cumulonembi, quando l’atmosfera è instabile, cioè c’è un forte contrasto tra aria calda in basso e aria fredda in alto (legata al ciclone in ingresso sull'Italia).
La grandine si forma quando le gocce d’acqua, salendo nelle zone più fredde della nube, si congelano. I chicchi di ghiaccio vengono spinti su e giù dalle forti correnti d’aria ascensionali e crescono di dimensioni finché, diventando troppo pesanti, cadono al suolo.
Il nubifragio, invece, è una pioggia eccezionalmente intensa che si verifica in poco tempo. Si produce quando all’interno della nube si accumulano grandi quantità di acqua, che poi precipitano bruscamente, causando spesso allagamenti e danni.