Questa dicotomia disegna un quadro particolarmente preoccupante, soprattutto per la parte occidentale del continente.
CALDO FUORI CONTROLLO
L'ennesima anomalia termica che si verificherà tra Sabato 21 e Domenica 22 Giugno sull'Europa occidentale, non è solo una questione di disagio, ma un campanello d'allarme per eventi futuri. Non dovrà sorprendere, infatti, se al primo "sbuffo" atlantico si svilupperanno fenomeni meteorologici estremi, in particolare tra Gran Bretagna, Paesi Bassi, Francia e Germania. In questo fine settimana, le temperature si spingeranno ben oltre la norma per la latitudine: si prevedono infatti 38°C a Nantes e Rennes, 33°C a Londra, 35°C a Parigi e si potranno toccare addirittura i 41°C a Bordeaux e Saragozza.
L'Italia si troverà in una posizione intermedia in questo complesso scacchiere meteorologico, sebbene sarà prevalentemente influenzata dal caldo estremo. Anche il nostro Paese continuerà a manifestare temperature sempre più elevate e, di conseguenza, sarà sempre più soggetto al "rovescio della medaglia" del nuovo clima.
IL NUOVO CLIMA E I FENOMENI ESTREMI
Se in passato era possibile assistere a fiammate africane anche in queste zone (Francia, Germania, Spagna), esse non si verificavano con tale frequenza e intensità. Non si registrano più quelle temperature massime intorno ai 30-31°C, ma si raggiungono ormai con facilità i 35-40°C anche a latitudini dove tali valori non dovrebbero essere la norma. L'incontro tra masse d'aria così diverse, quella africana bollente e quella fresca e umida atlantica, crea le condizioni ideali per la formazione di temporali violenti, grandinate e nubifragi. Questi fenomeni, come intense grandinate, trombe d'aria e alluvioni lampo, sono la chiara espressione di un clima che sta cambiando rapidamente.