Per meglio inquadrare questo genere di previsioni va fatta una doverosa premessa. Qualcosa negli ultimi anni pare essersi rotto a livello climatico, viviamo sempre più spesso in una sorta di altalena con l'alternanza tra lunghe fasi anticicloniche di stampo africano, caratterizzate da temperature sopra media e improvvise irruzioni di aria fredda in grado di scatenare eventi meteo estremi.
Proprio nelle prime settimane di Aprile saranno frequenti i possenti scambi meridiani, come peraltro già avvenuto negli ultimi anni: si tratta di brusche e rapide variazioni del tempo con ondate di freddo tardive in discesa direttamente dal Polo Nord. Il timore di una situazione di questo tipo sono gli eventi meteo estremi, sempre più frequenti anche in Italia, come violenti temporali (anche con grandine), tornado o nubifragi.
La seconda metà di Aprile rischia di essere caratterizzata dal passaggio di perturbazioni foriere di piogge (neve sulle montagne) e temporali a causa dei contrasti che si verrebbero a creare proprio nell'area di demarcazione tra il fronte freddo e la massa d'aria più mite e umida preesistente nella bassa troposfera.
La mappa del Centro Europeo indica un surplus di precipitazioni (colore verde) anche sull'Italia proprio per il periodo di Pasqua e Pasquetta (Domenica 20 e Lunedì 21 Aprile). Come capita spesso in questa stagione, ciò non significa affatto che tutte le giornate saranno compromesse dalle precipitazioni, anzi, questi fenomeni durano in genere al massimo poche ore per poi tornare il sole (la classica instabilità primaverile). Detto questo, di certo con l'instabilità latente diventa complicato fare programmi.
La Primavera insomma mostrerà il suo lato più estremo, con un susseguirsi tra fasi a tratti molto instabili ed improvvise rimonte dell'anticiclone.
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