I RECORD DI CALDO DEL 2003
Analizzando i dati climatici del passato salta subito all'occhio come a scatenare la prima ondata di calore del 2003 fu una poderosa risalita di aria subtropicale africana che fece schizzare le temperature ben oltre i 35°C in particolare sulle pianure del Nord, lungo il versante tirrenico e nelle zone interne della Sardegna con valori prossimi o superiori ai 40°C in più occasioni, un evento rarissimo per il periodo. Qui sotto riportiamo i valori record raggiunti in quel mese "infuocato".
La situazione peggiorò all'inizio di Agosto, quando l'anticiclone si estese sull'intero Vecchio Continente. Le temperature raggiunsero livelli estremi, con picchi di 41.6°C a Torino, 40.7°C a Trento, 41.1°C a Firenze e 37.2°C a Trieste. Le medie stagionali furono fino a 7°C superiori alla media climatica in alcune città.
PROSSIMI GIORNI ROVENTI
Saremo davvero di fronte ad un nuovo 2003? Ebbene, gli ultimi aggiornamenti parlano chiaro: entro il weekend del 28-29 Giugno le temperature risulteranno ben sopra la media climatica, con scostamenti rispetto ai valori di riferimento addirittura di +8/10°C su buona parte dell'Europa. Le anomalie più calde sono previste sulla Penisola Iberica, in Gran Bretagna, in Francia, in Germania e in Italia. La causa va ricercata nella pulsazione dell'anticiclone africano Pluto: vista l'origine sub-tropicale (interno del Deserto del Sahara) delle masse d'aria, oltre al tanto sole, ci aspettiamo un'ulteriore impennata delle temperature con i termometri pronti a schizzare diffusamente oltre i 36-38°C (localmente fino a 39-40°C) sulle pianure del Nord, fino a 40°C al Centro, e persino oltre i 41°C nelle zone interne delle due Isole Maggiori.
La mappa qui sotto mostra bene in evidenza le temperature massime previste per la giornata di Sabato 28 Giugno (in fucsia le zone più roventi ad oltre 38-40°C).
Ma attenzione, dopo le ondata di caldo il rischio è quello delle grandinate e dei nubifragi.
Questo è il punto fondamentale: con il caldo aumenta anche l'energia potenziale in gioco e soprattutto i contrasti termici vengono particolarmente esaltati, creando un mix micidiale per lo scoppio di temporali violenti. Questi fenomeni colpiscono spesso aree ristrette, ecco perché diventa fondamentale la previsione meteo nel brevissimo periodo (nowcasting) in modo da allertare nel tempo più rapido possibile le zone potenzialmente coinvolte. Queste condizioni potrebbero accompagnarci poi anche per il resto dell'Estate 2025.
PER APPROFONDIRE: Meteo: Estate 2025 con temperature esplosive, ecco perché sarà una stagione rovente