Sul tema è intervenuto il meteorologo de iLMeteo.it Mattia Gussoni, intervistato dal quotidiano Corriere della Sera. "Quello appena passato è stato un mese che ha ricordato i primi anni Novanta, prima cioè dello sconvolgimento climatico che sta interessando tutto il Mondo, non solo l'Italia. Queste infatti sarebbero le vere (e ormai passate) condizioni climatiche attese in avvio di Ottobre. Ma il riscaldamento globale ci ha abituati ad altro nell’ultimo decennio".Via libera ai termosifoni, dunque.
Il calendario è stabilito a livello nazionale, ma ogni Comune può intervenire con deroghe o variazioni tramite ordinanza. Esempio: l’Autunno scorso, quando per contrastare il freddo prematuro, proprio un documento firmato da Palazzo Marino ad Ottobre stabilì che "al di fuori del periodo di accensione consentito e senza alcuna ulteriore disposizione delle autorità, gli impianti termici possono essere attivati dal responsabile solo in presenza di situazioni climatiche che ne giustifichino l’esercizio e, comunque, per una durata giornaliera non superiore alla metà di quella consentita in via ordinaria". Quindi 7 ore. E sempre lo scorso anno il Comune, a fronte della crisi climatica e del prezzo del gas, decise, con un’altra ordinanza, di ridurre il periodo di accensione dei riscaldamenti di 15 giorni, orari e temperature in tutta la città. Il via libera venne dato il 22 Ottobre e le manopole rimasero girate fino all’8 Aprile.
"Se dovessi indicare una data per l’accensione, farei fine Ottobre perché si risparmierebbe sui costi. Ovviamente qualora le temperature lo consentano. Non bisogna dimenticarsi delle persone fragili e degli anziani", ha spiegato Leonardo Caruso, presidente dell’associazione nazionale degli amministratori di condominio e degli immobiliari a Milano (Anaci).
Il costo dell’energia sembra però contenuto rispetto agli anni scorsi. "Per fare i primi bilanci però bisognerà vedere più avanti, quando partiranno i riscaldamento", ha commentato Caruso. "Ciò che permette veramente ai cittadini di risparmiare è ragionare in termini di adeguamento degli impianti. Quelli energivori gonfiano i costi. Le vecchie caldaie sono da buttare via. Quindi, bisogna puntare a interventi di efficientamento degli impianti, sarà difficile però finché non riprenderanno detrazioni fiscali in merito".
E allora quali consigli? Risponde il presidente Caruso: "Tenere la manopola a 20 gradi. Contenere le dispersioni (evitare finestre aperte per tempi troppo lunghi) e assicurarsi che i radiatori siano liberi".
Per i milanesi che rimpiangono l’Estate, tuttavia, buone notizie potrebbero arrivare nel corso del prossimo weekend. Infatti, dopo la perturbazione attesa nei prossimi giorni, da Venerdì il clima migliorerà: Non è la stagione giusta per parlare di caldo, ma le temperature massime torneranno a sfiorare i 21-22°C. La tipica «ottobrata» che potrebbe far felice chi stesse pianificando per il fine settimana una gita fuori porta. "In questo autunno old style dovremo fare i conti con il maltempo fino a Giovedì, quando sono attese forti piogge. Poi il sole riscalderà l’ambiente dal prossimo fine settimana", ha concluso Gussoni. Una speranza per i più freddolosi.