
Le aree a rischio Neve
Le zone comprese tra il Biellese, il Torinese e il Cuneese, a partire dai 400-500 metri di quota, potrebbero essere interessate da una leggera spolverata di neve. Oltre i 700 metri, l’aria particolarmente fredda associata alla presenza di nebbie e temperature sottozero, favorirà la formazione di galaverna; il fenomeno che si verifica quando le goccioline di nebbia congelano immediatamente al contatto con le superfici. Non si esclude la possibilità di qualche fiocco fin sulle alte pianure, mentre al di sotto dei 400 metri sarà più probabile la presenza di pioviggine.

Il limite tra nebbia, nubi basse e deboli fenomeni si attesterà intorno ai 1600-1800 metri di altitudine fino alla mattinata, mentre al di sopra di questa quota il cielo si manterrà generalmente sereno o poco nuvoloso, con il transito di lievi velature. Questa situazione è tipica delle fasi di afflusso freddo da est, con un’inversione termica che mantiene le basse quote immerse nel clima freddo e grigio e le cime più elevate sotto un cielo terso e temperature gelide.
Il Piemonte occidentale dunque si prepara a un nuovo afflusso freddo che potrebbe regalare un tocco di inverno alle alture e sulla fascia pedemontana. Una situazione da monitorare, soprattutto per eventuali criticità legate alla nebbia e al gelo nelle zone più esposte.