L'ultimo aggiornamento non lascia dubbi: nei prossimi giorni dovremo ancora fare i conti con un flusso di correnti instabili in discesa dal Nord Europa/Atlantico. Il bacino del Mediterraneo si troverà in sostanza in una sorta di "palude barica" con effetti diretti anche in Italia. Nella pratica questo termine sta ad indicare che la pressione atmosferica si manterrà piuttosto bassa favorendo una certa instabilità foriera di piogge e temporali frequenti: di fatto viene a mancare una figura anticiclonica in grado di garantire tempo stabile e soleggiato.
Questo continuo afflusso di aria fresca in quota destabilizzerà non poco l'atmosfera, specie durante le ore pomeridiane, con la possibilità di locali rovesci temporaleschi anche nel giorno della Festa della Liberazione, soprattutto al Centro, nonché in Campania, Puglia e Calabria tirrenica. Qualche piovasco potrebbe interessare anche parte del Nord, in particolare le Alpi e Prealpi venete.
Come capita spesso in questa stagione, è importante ribadirlo, ciò non significa che l'intera giornata sarà compromessa dalle precipitazioni; anzi, questi fenomeni spesso durano solo poche ore prima del ritorno del sole (la classica instabilità primaverile).
Per un più deciso miglioramento del tempo dovremo attendere quanto meno la seconda parte del Ponte festivo, ovvero il weekend del 27-28 Aprile quando l'anticiclone dovrebbe riuscire a riconquistare lo spazio perduto, espandendosi sul bacino del Mediterraneo: questo garantirà una maggiore stabilità atmosferica anche sul nostro Paese, con più sole e con un aumento deciso delle temperature. Solamente al Nord Ovest avremo ancora un elevato rischio temporalesco a causa di un ulteriore transito di correnti instabili pilotate da un ciclone di passaggio sull'Europa occidentale.