Ma andiamo con ordine. In queste ore l'ingresso di correnti d'aria fredde ed instabili (di origine polare), pilotate da un profondo ciclone presente tra Mare del Nord e Penisola Scandinava, hanno favorito la formazione di una circolazione depressionaria nel Sud del Vecchio Continente, con interessamento anche del nostro Paese. Quest'area di bassa pressione si sposterà nel corso di Domenica 15 verso oriente, andando ad impattare sulla Penisola Balcanica; tuttavia, anziché continuare nel suo viaggio verso est, proprio come un boomerang essa tornerà sui suoi passi in avvio della prossima settimana, approfondendosi nuovamente sui nostri mari.
Come detto il bacino del Mediterraneo si trasformerà in una sorta di palude barica. Nella pratica questo termine sta ad indicare che la pressione atmosferica si manterrà piuttosto bassa favorendo una certa instabilità con piogge e temporali frequenti: di fatto viene a mancare una figura anticiclonica in grado di garantire un tempo stabile e soleggiato.
La mappa qui sotto mette bene in evidenza l'anomalia nel campo della pressione: il colore azzurrino indica infatti uno scarto negativo rispetto alle condizioni solitamente attese in questo periodo.
Secondo gli ultimi aggiornamenti, già da Lunedì 16 sono previste precipitazioni abbondanti dapprima al Centro-Sud e sulle due Isole Maggiori e poi col passare dei giorni (occhi puntati tra Mercoledì 18 e Giovedì 19) al Nord dove non escludiamo il rischio di locali alluvioni lampo e nubifragi.
L'Autunno sta dunque entrando in scena prima del tempo, con il suo tipico carico di piogge: la situazione andrà attentamente monitorata in quanto i nostri mari, ancora caldi, potrebbero fornire l'energia necessaria per l'innesco di eventi estremi, come purtroppo la cronaca recente ci ricorda.