Nonostante l’egemonia dell’alta pressione africana, che continua a dominare il panorama meteo-climatico del nostro Paese, infiltrazioni di aria più fresca e instabile mantengono attive note d'instabilità che si manifestano soprattutto nelle ore più calde della giornata.
Nelle prossime ore, l’instabilità atmosferica si concentrerà soprattutto sulle regioni settentrionali, in particolare lungo l’intero arco delle Alpi e delle Prealpi.
Fin dalla mattinata, sui rilievi del Nord-Ovest, si inizieranno a intravedere segnali di cambiamento: la forte calura preesistente, combinata con l’arrivo di aria fresca in quota, darà origine alle prime nubi cumuliformi, quelle tipiche "nuvole a sviluppo verticale" che spesso anticipano i temporali.
Con il passare delle ore e l’aumento del calore al suolo, infatti, la situazione meteo è destinata a peggiorare sensibilmente. Il contrasto tra l’aria calda e umida nei bassi strati e quella più fresca in quota sarà all’origine di numerosi episodi temporaleschi, che già dalle prime ore del pomeriggio interesseranno dapprima i settori montani e pedemontani, per poi estendersi a macchia di leopardo lungo la dorsale appenninica del Centro Italia. Non va del tutto esclusa la possibilità che qualche isolato temporale possa spingersi anche verso alcuni angoli della val Padana.
Prestare sempre molta attenzione ai temporali in quanto potrebbero assumere caratteristiche particolarmente intense, se non violente. In termini semplici, la forte differenza di temperatura tra le varie quote atmosferiche (detta gradiente termico verticale) unita all’elevata quantità di umidità nei bassi strati dell’atmosfera, favorirà la formazione di vere e proprie "celle temporalesche organizzate". Si tratta di sistemi temporaleschi strutturati che possono produrre fenomeni rilevanti come rovesci abbondanti, raffiche di vento improvvise, intensa attività elettrica e, in alcuni casi, grandinate di medie o grandi dimensioni.
Insomma, se da una parte del Paese sarà d'obbligo tenere un occhio rivolto al cielo, dall'altra sarà necessario monitorare i termometri visto che il grande caldo e l'afa la faranno da padroni.
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