Nel dettaglio, la tromba d'aria (o più tecnicamente "tornado") è la rotazione di una massa d'aria dalla nube al suolo e che porta al prolungamento verso il basso della nube stessa con la classica forma ad imbuto, anche senza necessariamente toccare il suolo dove comunque è visibile la "debris cloud"(sollevamento di detriti), altrimenti stiamo parlando di "funnel cloud"(ovvero la rotazione della massa d'aria, ma che non tocca il suolo). I tornado sono classificati dalla "scala Fujita" che va da EF0 a EF5 in base ai danni che l'evento estremo produce all’ambiente, agli edifici e ad altre infrastrutture o manufatti costruiti dall’uomo. All'interno del cumulonembo è presente una forte depressione (definita in termine tecnico "mesociclone") intorno alla quale i venti ruotano a velocità che possono raggiungere i 300 km/h; si tratta in sostanza del più violento e distruttivo fenomeno meteorologico. Fortunatamente è di breve durata, massimo un'ora, e colpisce spesso zone molto ristrette.
Il downburst, invece, è un fenomeno meteorologico che si può formare durante un temporale quando la corrente discensionale, definita downdraft, è molto forte e raggiunge il suolo schiantandosi violentemente su questo e provocando uno "scoppio" (burst appunto da cui deriva il nome inglese): a questo punto l'aria si espande orizzontalmente a velocità che possono superare abbondantemente i 100 km/h, provocando molti danni.
Si tratta in sostanza di venti lineari, quindi ben diversi dalla tromba d'aria, con raffiche fino a 150/180 km/h in grado di colpire vaste zone per decine di chilometri quadrati. Quindi, a ben vedere, rappresenta un fenomeno più pericoloso rispetto alla tromba d'aria. in quanto potenzialmente può raggiungere e creare danni in molte più zone. Dal punto di vista statistico, in Italia avvengono si verificano più downburst associati a temporali violenti che trombe d'aria, risulta quindi essenziale fare le giuste differenze anche in sede previsionale.
Per riassumere quello che contraddistingue una tromba d'aria (o tornado) dalle raffiche di downburst, è il classico imbuto, quel prolungamento del cumulonembo che raggiunge il suolo. Un'altra notevole differenza risiede nei danni causati. La traccia dei detriti da downburst (i rami spezzati, i pali, gli alberi ecc) ha un andamento che diverge a ventaglio a partire da una linea centrale nel core del downburst e interessano un territorio avente diametro di qualche km. L'area colpita da un tornado è in genere molto minore (dall'alto si può vedere la classica traccia lunga e stretta) e la traccia dei detriti è disposta in modo circolare.

