
Durante questo periodo di Sede vacante, molte cariche ecclesiastiche decadono, e l'amministrazione del Vaticano passa nelle mani del cardinale camerlengo, attualmente Kevin Farrell, lo stesso che ha comunicato la morte del Pontefice. Il cardinale decano, Giovanni Battista Re, ha il compito di convocare tutti i membri del collegio cardinalizio a Roma, sia coloro che parteciperanno al Conclave per eleggere il nuovo Papa, sia gli ultraottantenni che non voteranno. Tutti sono chiamati alle "congregazioni generali", riunioni a porte chiuse in cui i cardinali discutono dello stato della Chiesa e dei possibili candidati.
Inizialmente, il Conclave vero e proprio doveva iniziare tra i 15 e i 20 giorni dopo l'inizio della Sede vacante, ma Benedetto XVI ha introdotto la possibilità di anticiparlo. Nel 2013, infatti, Ratzinger ha fissato la fine del suo pontificato al 28 febbraio, dando ai cardinali un preavviso più lungo.
Per evitare contestazioni sull'elezione, Benedetto XVI ha poi stabilito che si attendano 15 giorni interi prima di iniziare il Conclave, lasciando però al Collegio dei Cardinali la facoltà di anticiparlo o posticiparlo in caso di necessità, con un limite massimo di 20 giorni dall'inizio della Sede Vacante.
Secondo diverse fonti, il Conclave potrebbe iniziare quindi o il 5 o il 6 Maggio.
Dopo le "congregazioni generali", il cardinale decano presiede la messa "Pro Eligendo Romano Pontifice" e poi inizia il Conclave nella Cappella Sistina. Solo i cardinali elettori, ovvero quelli con meno di ottant'anni, partecipano alle votazioni. Il cardinale più anziano dell'ordine dei vescovi, Pietro Parolin, svolge le funzioni del decano, Giovanni Battista Re, che ha superato l'età limite. Durante il Conclave, i cardinali sono isolati dal mondo esterno, con comunicazioni e social media vietati. Le votazioni seguono regole precise, con la necessità di una maggioranza dei due terzi per l'elezione. Dopo la trentatreesima o trentaquattresima votazione, si passa al ballottaggio tra i due cardinali più votati, ma la maggioranza dei due terzi rimane necessaria.
Le schede vengono bruciate dopo ogni votazione, producendo fumo nero in caso di mancata elezione e fumo bianco in caso di elezione. Dopo l'accettazione dell'elezione da parte del nuovo Pontefice, questi viene condotto nella "stanza delle lacrime" per indossare i paramenti papali. Infine, il cardinale protodiacono annuncia l'elezione con l'"Habemus papam" e il nuovo Pontefice impartisce la benedizione "Urbi et orbi".