Come riporta il Corriere della Sera, le nuove norme prevedono la 'dematerializzazione delle ricette mediche cartacee per la prescrizione di farmaci a carico del Ssn, dei Sasn (Servizi territoriali per l'assistenza sanitaria al personale navigante, marittimo e dell’aviazione civile) e dei cittadini'. Le Regioni avranno l'obbligo di attuare la legge. Tutto ciò al fine di 'potenziare il monitoraggio dell'appropriatezza prescrittiva nonché garantire la completa alimentazione del fascicolo sanitario elettronico e dovranno essere le Regioni ad assicurare l’attuazione della norma'.
Insomma, sparirà la ‘ricetta bianca’, le prescrizioni andranno effettuate digitalmente. Il medico curante dovrà collegarsi al suo portale telematico e da esso derivare il numero di ricetta bianca elettronica (Nrbe), che poi trasmetterà al paziente. Quest'ultimo potrà ottenere la propria ricetta anche tramite il proprio Fascicolo sanitario elettronico (Fse).
Tale provvedimento andrà a riguardare i farmaci di fascia C, ossia quei medicinali a carico del cittadino e con obbligo di prescrizione. Tempo prima questa sorte era toccata alla ricetta rossa, relativa ai medicinali di classe A, a carico dello Stato.
Se per esempio il medico deve prescrivere gli accertamenti, si collega con il suo Pc al sistema telematico e inserisce il proprio numero identificativo, i dati del paziente, l’esame, il quesito diagnostico, cioè il problema di salute per cui si chiede la prestazione, eventuali esenzioni e il codice di priorità per le prestazioni di specialistica ambulatoriale fatte la prima volta. Quando si chiamerà il Cup per prenotare, l’operatore si collegherà allo stesso sistema telematico e, mediante il codice identificativo della ricetta, potrà accedere alla prescrizione elettronica e prenotare l’esame in base alla priorità indicata.