Virus Chandipura: in India è boom di casi tra i bambini; vediamo i sintomi e la situazione in Italia

Virus Chandipura: in India è boom di casi tra i bambini; vediamo i sintomi e la situazione in Italia

Virus Chandipura: in India è boom di casi tra i bambini

Virus Chandipura: in India è boom di casi tra i bambini
E’ allarme in India per il virus Chandipura trasmesso da pappataci e zecche. Vediamo cosa sta accadendo e se ci sono rischi per l'Italia.

Nella nazione dell’Asia meridionale, così come riporta Skytg24, sono stati già confermati 51 casi in diverse regioni e tra i più colpiti risultano soprattutto i bambini. Uno studio internazionale, ancora in fase di pubblicazione, coordinato da Francesco Branda, responsabile dell'Unità di Statistica medica ed epidemiologia molecolare dell’Università Campus-Medico di Roma, ha realizzato una piattaforma per monitorare al meglio i casi e dare ‘un quadro globale completo dell’epidemia in corso con risposte tempestive e coordinate’.

"I sintomi inizialmente assomigliano a quelli dell'influenza - descrivono gli autori dello studio - ma possono progredire rapidamente fino all'encefalite, al coma e alla morte entro 24-48 ore, colpendo soprattutto i bambini di età inferiore ai 15 anni".

L'esatto meccanismo attraverso il quale il virus entra nel sistema nervoso centrale non è ancora del tutto chiaro. Tuttavia, si ritiene che produca una fosfoproteina nelle cellule cerebrali entro sei ore dall'infezione, il che potrebbe spiegare la sua rapida letalità. “Sfortunatamente - avvertono gli scienziati - non sono disponibili farmaci antivirali o vaccini. Il controllo dei vettori, l'igiene e la sensibilizzazione sono le uniche misure disponibili contro la malattia”.

Insomma, possiamo dire che al momento il virus resta rinchiuso in poche aree dell’India dove le alte temperature e l’alta densità abitativa creano terreno fertile per il suo proliferare. In questo momento quindi non c’è preoccupazione in Italia. Siccome il virus è però veicolato da agenti patogeni come zanzare, zecche e pappataci che si trovano anche qui e siccome il clima tropicale sta arrivando anche in zone europee, non è da escludere che in futuro il virus possa trovare terreno fertile per la proliferazione anche in Occidente, Italia inclusa.

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