Sgarbi, noto per la sua vivace personalità e le sue opinioni schiette, sta affrontando diverse problematiche di salute, aggravate da una depressione che lo affligge da tempo.
Negli ultimi giorni, i social media sono stati inondati di messaggi di sostegno e appelli pubblici da parte di amici e persone vicine al critico. Lo stesso Sgarbi, in un'intervista recente a "Robinson", ha ammesso di aver perso peso e di fare fatica in diverse attività, pur continuando a lavorare a tratti. Ha descritto un periodo di "meditazione dolorosa" sulla sua vita e sul suo destino, vedendo le sue opere come un tentativo di "sopravvivenza" oltre la vita stessa. Ha anche accennato a un distacco dal personaggio irruento che lo ha caratterizzato in passato.
Le sue condizioni hanno suscitato reazioni nel mondo del giornalismo e della cultura. Marcello Veneziani, giornalista e scrittore, ha pubblicato una lettera-appello su "La Verità" intitolata "Vorrei gridare al mio amico 'rialzati e cammina, capra!'". In una successiva intervista al "Corriere", Veneziani ha descritto Sgarbi come preda di una malattia "figlia del suo narcisismo ferito", derivante dalla percezione che le sue "libertà impulsive" siano ormai limitate.
Veneziani ha sottolineato l'importanza di dimostrare vicinanza e affetto a Sgarbi in questo momento difficile, riconoscendo la sua capacità di suscitare sentimenti forti, sia positivi che negativi.
La situazione rimane sotto osservazione, e l'attenzione è rivolta all'evoluzione delle condizioni di salute di Vittorio Sgarbi.